Filiera

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Il prodotto finale è il risultato di 6 fasi principali, e di apposite lavorazioni aggiuntive che vanno incontro alle richieste di ogni singolo cliente

In tutte le fasi viene garantita la verifica e il controllo del prodotto.

1. Arrivo delle materie prime

Nei 2 impianti separati e speculari, il processo di lavorazione prende il via con l’arrivo presso il nostro magazzino delle materie prime. Queste possono essere grezze oppure colorate, a seconda che abbiano subito o meno il processo di tintura.

2. Mistatura

La prima parte della lavorazione vera e propria, prende il nome di mistatura. Un tecnico mescola – mediante l’utilizzo di appositi macchinari – una singola fibra tessile oppure varie fibre, differenti tra di loro. Ciò dipende dal prodotto finale che si vuole ottenere e che è stato commissionato dal cliente. Ad esempio, si può ottenere un filato Puro Cashmere 100%, oppure uno 70% Lana e 30% Cashmere, e così per tantissime altre varianti di tessuto.

Questa fase prevede, non solo il passaggio delle materie prime in diverse macchine, ma anche l’aggiunta di prodotti oleanti, in percentuali diverse a seconda della composizione finale del prodotto che si vuole realizzare.

L’amalgama così prodotta si lascia riposare per circa 24 ore, affinché tutte le fibre assorbano in modo omogeneo i prodotti utilizzati.

Abbiamo due linee separate che lavorano contemporaneamente: questo ci consente di realizzare filati bianchi e colorati privi di ogni tipo di contaminazione.

3. Cardatura

Dopo la mistatura, siamo soliti trasferire la mischia preparata in appositi grandi contenitori. Da questi box, il prodotto è pronto ad entrare in macchina per la lavorazione successiva, chiamata appunto cardatura.

Questa fase di lavorazione avviene su macchine chiamate carde (dette anche “assortimenti di carde”). Le carde sono costituite da dei cilindri rotanti di grandi dimensioni, muniti di denti metallici di accurata finezza e numero. Le carde sono in grado di districare ed orientare le fibre tessili – fino a ridursi di passaggio in passaggio – in un velo di fibre paralizzate che viene trasformato in nastro cardato (detto anche “piatto”).

Solo nell’ultima parte della macchina (detta “divisore”) avviene la trasformazione del nastro in stoppino. In questa fase tuttavia, lo stoppino risulta essere ancora privo di resistenza e del giusto parametro di finezza. A questo provvede la fase successiva.

4. Filatura

Lo stoppino viene trasferito sui filatoi, nei quali si mettono a punto i parametri tecnici come: le torsioni, il titolo (che non è altro che la finezza del filo che siamo in grado di far variare da 1/9000 a 1/28000), la resistenza e l’allungamento.

Alla fine di questa lavorazione, si ottiene un filato in spole che viene trasferito alla fase successiva.

5. Roccatura

La roccatura avviene su una macchina specifica chiamata roccatrice. Nonostante il controllo di qualità venga eseguito costantemente durante tutto il ciclo produttivo, questa fase – essendo quella conclusiva – richiede la massima attenzione rispetto all’analisi qualitativa e finale del prodotto.

Questo delicatissimo passaggio si compie mediante sofisticate stribbie ottiche, in grado di eliminare eventuali impurità ed irregolarità presenti nel filato.

6. Imballaggio

Il prodotto finito (detto “filato”) è fissato in rocche e viene imballato secondo le esigenze del cliente, quindi predisposto per la spedizione.