Un’importante novità. La certificazione GRS per Filatura Mareb
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La certificazione GRS Global Recycle Standard per Filatura Mareb è finalmente una realtà
Si tratta del coronamento di una modalità operativa già attiva da tempo nei miei impianti e di cui, fra l’altro, avevamo parlato qualche tempo fa su un post dedicato. Perché l’attenzione per l’ambiente per quanto mi riguarda è una scelta imprescindibile e un’evoluzione verso un tipo di economia, cosiddetta circolare, da cui non credo si possa più prescindere.
Nel mio caso il riuso della materia prima è duplice sia per quanto riguarda l’ottimizzazione delle eccedenze di lavorazione, che di riuso di semilavorati finiti ma non utilizzabili per la produzione definitiva.
Tornando alla questione della certificazione tale attestato si basa anzitutto su una serie di definizioni a partire dal “Riutilizzo”, qualsiasi operazione mediante la quale un prodotto o i suoi componenti, giunti al termine del loro primo uso, sono utilizzati per lo stesso scopo per il quale sono stati concepiti, incluso l’uso continuato di un prodotto, conferito a punti di raccolta, distributori, riciclatori o fabbricanti, nonché il riutilizzo di un prodotto dopo la rimessa a nuovo; “Riciclaggio”, il riciclaggio in un processo di produzione di materiali di rifiuto per lo scopo originario o per altri scopi, escluso il recupero di energia “Materiale riciclato”, materiale che è stato rilavorato da materiale recuperato (rigenerato) mediante un processo di lavorazione e trasformato in un prodotto finale o in un componente da incorporare in un prodotto.
“Contenuto riciclato”, Proporzione, in massa, di materiale riciclato in un prodotto. Solo i materiali “pre–consumo” e “post–consumo” devono essere considerati come contenuto riciclato.
- Materiale “post-consumo” – Materiale generato da insediamenti domestici, commerciali, industriali e istituzionali nel loro ruolo di utilizzatori finali del prodotto, che non può più essere utilizzato per lo scopo previsto. Ciò include il ritorno di materiale della catena di distribuzione.
- Materiale “pre–consumo”, materiale sottratto dal flusso dei rifiuti durante un processo di fabbricazione. È escluso il riutilizzo di materiali rilavorati, rimacinati o dei residui generati in un processo e in grado di essere recuperati nello stesso processo che li ha generati. “Materiale recuperato”, materiale che sarebbe stato altrimenti smaltito come rifiuto o utilizzato per il recupero di energia, ma che è stato invece raccolto e recuperato [rigenerato] come materiale di alimentazione, al posto di una materia prima nuova, per un processo di riciclaggio o di produzione.
Nella presentazione della domanda ho dovuto attenermi bene a fornire una documentazione ricca e articolata in modo da superare la relativa valutazione di quanto presentato ed in seguito è arrivata la prima verifica ispettiva che ha avuto lo scopo di accertare la struttura e che gli aspetti gestionali dell’azienda siano conformi ai requisiti definiti nel GRS soprattutto nel rispetto dei criteri ambientali e sociali pertinenti.
L’esito positivo della valutazione quindi mi ha consentito di ottenere il Certificato di Conformità ai requisiti fissati dal GRS (versione 4.0).
Ma non finisce qui poiché la validità della certificazione è condizionata al mantenimento dei requisiti fissati dallo standard. Durante tutto il periodo di validità, infatti, verranno svolte visite di sorveglianza per la verifica del mantenimento dei requisiti. Ciò significa che il mio impegno in tal senso dovrà essere sempre massimo e costante.
Tutto quanto sopra testimonia l’importanza di una scelta fatta ormai qualche tempo fa che ora viene riconosciuta e certificata. Si tratta della testimonianza che ho preso una decisione responsabile e che assieme a me possono fare altrettanto anche i miei clienti nel nome di un modo più giusto ed etico di produrre.
Ora più che mai #nonperdiamoilfilo

Foto rielaborata di Vlada Karpovich
7 Nov 2019 - News
Tag: ambiente, certificazione, GRS, qualità, sostenibilità